Oggi l’impresa che si è occupata del restyling, la Rubagotti di Chiari, ricollocherà le campane in bronzo sul campanile restaurato. Il geometra che ha seguito i lavori, Giovanni Chilese, racconta il lungo percorso verso la “nuova vita”

Quest’oggi, mercoledì 27 aprile, saranno ricollocate sopra il campanile dopo un lungo e accurato restauro. Sarà un momento importante per il paese e anche abbastanza “scenografico” dato che riportare in cima alla torre campanaria cinque pesanti campane in bronzo non è impresa da poco e richiederà un grande dispiego di uomini e mezzi. (foto Mauro Ghiselli)

«Per molto tempo, dieci anni appunto, il suono delle campane a Caronno Varesino è stato riprodotto da un impianto di filodiffusione – spiega Giovanni Ghilese il geometra, componente della commissione economica parrocchiale, che ha seguito passo passo il restyling di campane e del campanile – La struttura si era ammalorata ed eravamo arrivati al punto che la Polizia Locale aveva deciso di chiudere al transito la strada attorno al campanile. A quel punto è partita la ricerca di fondi. Finalmente, qualche anno fa, abbia raggiunto la cifra necessaria e il 30 ottobre 2021 abbiamo provveduto alla rimozione».

I lavori non hanno interessato soltanto le campane ma anche il campanile che aveva bisogno di essere consolidato: «Avevamo la necessità di rinforzare la struttura muraria che le vibrazioni avevano compromesso- dice ancora Ghliese – Abbiamo così provveduto a sostituire le barre in ghisa oltre a cambiare le ruote che sostengono le campane, i batacchi, tutti i tasselli in legno. Ma ovviamente il lavoro più accurato è stato fatto sulle 5 campane che sono del 1935, quindi piuttosto datate e non avevano mai avuto manutenzione. Abbiamo contattato la ditta Rubagotti di Chiari, in provincia di Brescia, che è venuta a prendere le campane e le ha portate nel suo laboratorio».

Questa mattina hanno fatto il percorso “inverso”: le campane sono arrivate a Caronno Varesino e le autogru hanno provveduto a sollevare tutti i componenti in acciaio assemblati prima in laboratorio.

«La campana più piccola troverà una nuova collocazione e sarà messa al di sopra delle altre. Ma prima i caronnesi potranno vedere da vicino le loro campane, per la prima volta, e ci sarà anche una piccola sorpresa: il restauro ha contemplato anche i quadranti dell’orologio. Il lavoro degli artigiani, sotto la guida della Sovrintendenza e dell’architetto della curia, ha riportato alla luce l’aspetto originario davvero molto bello e gradevole».

L’intera operazione di consolidamento murario, il rifacimento dei solai e la ristrutturazione delle campane è costato all’incirca 200 mila euro. E domenica i rintocchi dell’orologio e le scampanate a festa saranno “genuini”.

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